Sibari, la più antica ed insigne colonia ellenica della Magna Grecia, fu fondata dagli Achei peloponnesiaci nel VIII secolo a.C. al centro del golfo di Taranto, tra i tratti terminali dei fiumi Krathis e Sybaris (gli odierni Crati e Coscile), le foci dei quali offrivano ottime possibilità di attracco.

La città, grazie alla fertilità della pianura in cui era situata, divenne il principale centro di popolamento della regione ed uno dei maggiori del mondo antico; si stimavano circa 300 mila abitanti.

Ben presto attorno alle attività agricole si svilupparono quelle commerciali che fecero di Sibari il massimo nodo commerciale tra le città del Mediterraneo orientale ed il mondo occidentale italico, nonché attivo ponte di traffico tra la Grecia, l’Ellade italica e l’Etruria.

Tra la metà del secolo VII e gli ultimi decenni del VI, Sibari raggiunse l’apogeo della potenza e della ricchezza. Ma di pari passo alla floridezza economica ed alla potenza politica ci fu una decadenza dei costumi, tanto da rendere i sibariti famosi per il fasto, la raffinatezza, la lussuria.

Tutto ciò attirò le invidie di molte città, specialmente della potente Crotone che, sotto l’influsso esercitato dal filosofo Pitagora, stava vivendo una stagione di rinascita di tutte le virtù civili, spirituali e morali. Poco prima del 510 a.C., stabilitasi in Sibari la tirannide di Telis, i partigiani dell’abbattuto governo aristocratico si rifugiarono a Crotone che rifiutò di consegnarli al tiranno.

Ne seguì una battaglia sul fiume Traente (oggi Trionto) che si risolse nella vittoria dei crotoniati i quali, dopo poche settimane di assedio, costrinsero Sibari alla resa.

La città fu rasa al suolo e, stando a quanto riferisce Erodoto (V45), i crotoniati deviarono il corso del fiume Crati in modo che passasse sopra le rovine.

La città, a lungo ricercata dagli archeologi, è stata individuata con sicurezza e portata alla luce a partire dagli anni Sessanta. Gli scavi hanno messo in luce non solo resti dell’antica Sibari ma anche più estesi avanzi di Turi, la colonia panellenica che le si sovrappose nel 444-443 a.C. e che divenne poi (194 a.C.) la colonia romana di Copia.

Oltre alla zona archeologica sita ai lati della S.S. 106 bis, si può visitare il Centro Nautico “Laghi di Sibari” ed ammirare la sua stupenda laguna, opera dell’ingegno umano, che ospita oltre duemila imbarcazioni che la collocano tra i più grandi poli turistici di attracco del Mediterraneo.

All’ingresso del Centro Nautico Laghi di Sibari sorge il Museo Nazionale della Sibaritide.

A pochi chilometri di distanza, nella vicino Cassano Centro, vi sono le Terme Sibarite, rinomata struttura termale nota per le sue preziose acque termali medicamentose.

 

Raggiungere i Laghi di Sibari è semplice. Di seguito sono elencate le informazioni dettagliate.

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Barca

l'approdo via mare è collocato a
39° 45' 12" N latitudine
16° 29' 83" E longitudine

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Auto

Autostrada A2 Salerno - Reggio Calabria Km 208:
- Uscita Sibari - Firmo -
- SS 534 - SS 106 - Marina di Sibari
oppure Autostrada A14 uscita per Taranto
- SS106 - Sibari

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Pullman

Regolare servizio di linea Roma, Napoli, Bari, Milano, Firenze, Bologna, Siena, Pisa, Perugia, Hannover, Francoforte, Monaco, Amburgo, per Sibari.
Con partenza giornaliera da Roma, Piazzale Stazione Tiburtina; Napoli, Piazza Garibaldi; Milano, Via Foro Bonaparte; Firenze, Santa Maria Novella; Perugia, Piazza Partigiani; Siena, Piazza Lalizza; Pisa, Piazza V. Emanuele; Bari, Largo Sorrentino.

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Treno

Scalo ferroviario Sibari per informazioni:
http://www.trenitalia.com

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Aereo

Aeroporto Lamezia Terme per informazioni:
http://www.sacal.it